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Filippo Foti
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Coralli del Mar Rosso

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view post Posted on 26/1/2013, 14:57     +1   -1
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Amiamo e rispettiamo Madre Natura
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I coralli del Mar Rosso producono pigmenti che servono a proteggersi dalla luce solare.



Mentre gli umani utilizzano lozioni ed oli per proteggersi dagli effetti negativi dell’esposizione al sole, soprattutto per una protezione ottimale contro l’aggressione dai raggi ultravioletti, altri esseri viventi che vivono in fondo al mare ovvero la maggior parte dei coralli, a loro modo si difendono dal sole.

dr. Jörg Wiedenmann


E’ questa la recente scoperta in biologia marina realizzata dal dr. Jörg Wiedenmann nei laboratori del Coral Reef dell'Università di Southampton.

Si è sempre pensato che i bei colori nei coralli fossero una loro peculiarità come lo sono le varie pigmentazioni di tutti gli altri esseri viventi che vivono sul pianeta e che rappresentano una costante del loro DNA. Ed invece non è così!

Mentre è noto che la maggior parte dei coralli hanno bisogno di una certa quantità di luce solare per sopravvivere, in alcuni ecosistemi delle barriere poco profonde, i livelli di luce sono spesso superiore la soglia di quella richiesta dai coralli. Queste intensità di luce spesso possono essere dannose per i coralli che hanno una relazione simbiotica con le alghe, come ad esempio le zooxanthelle che vivono in simbiosi con i coralli costruttori che ne permettono la crescita fornendo alla cellula animale nutrimento e sottraendo l’anidride carbonica che potrebbe danneggiarla.


Il dr. Jörg Wiedenmann ed i suoi collaboratori, hanno scoperto come i coralli Acropora nobilis usano i loro colori come crema solare per proteggersi dai raggi solari dannosi.
Questi coralli hanno sviluppato una “crema solare” contro questi livelli di luce a forma di pigmenti di diverso colore. Nei laboratori del Coral Reef dell'Università di Southampton, i ricercatori hanno creato la prova sperimentale che ha mostrato come le cromoproteine rosa e viola agiscono come filtri solari per le alghe simbiotiche nei coralli, eliminando la luce che può essere dannosa per questi piccoli Celenterati a forma di polipi.

Il dr. Wiedenmann docente di oceanografia biologica dice che questi pigmenti, chiamati cromoproteine schermo, "non solo consentono agli stessi coralli di proteggersi dalla luce nociva, ma aiutano anche le alghe ad inserire nuovi tessuti nei coralli in cui sono presenti".
"Le belle tonalità del rosa e del viola che sono prodotti dai coralli sono spesso evocate dalle cromoproteine, pigmenti che sono biochimicamente legati alla proteina verde fluorescente (GFP) della medusa Aequorea victoria. In contrasto con la loro controparte verde incandescente, le cromoproteine assorbono notevoli quantità di luce, ma non la riemettono", ha detto Wiedenmann in una dichiarazione rilasciata dall'università."


Questa ipotesi è stata discussa polemicamente, come il meccanismo per il funzionamento di questi pigmenti che è rimasta poco chiara. Ancora il dr. Wiedenmann: "Almeno per le cromoproteine sappiamo ora che hanno infatti la capacità di svolgere questa funzione."
Secondo i ricercatori, le cromoproteine hanno una grande concentrazione in alcune zone specifiche dei coralli, quelle in via di guarigione o in crescita e l'effetto schermo delle cromoproteine sembra che possa consentire alle alghe anche di creare nuovi tessuti. A guarigione avvenuta, le nuove alghe possono usare l’abbondanza di luce che torna a investire la barriera.

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