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Il pianeta blu
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  1. 24/10 13:15 Filippo Foti: Ciao visitatore ;)

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Filippo Foti
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Amiamo e rispettiamo Madre Natura
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B_NORM    
view post Posted on 28/3/2017, 10:13 by: Filippo Foti     +1   -1Reply

La protezione delle foreste è indispensabile per le generazioni future e rappresenta una priorità per il clima.


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Le foreste sono una caratteristica unica della Terra. Esse sono simbolo di vita, parte del nostro ambiente, economia e società. Le foreste ci forniscono più di un semplice legno. Sono fonte di energia rinnovabile, la patria di molte specie di piante e animali. Tra gli altri vantaggi, le foreste contribuiscono a mitigare il cambiamento climatico, proteggere il suolo e pulire l'aria. Per le persone che sono anche una fonte di energia emotiva, ispirazione per gli artisti e il luogo per il relax e il recupero.

Mentre abbiamo utilizzato questa fonte di energia per cucinare e riscaldare le nostre case dopo la scoperta del fuoco, i progressi scientifici di oggi si stanno ampliando sempre di più gli usi per come trasformare i rifiuti di legno in biocarburanti liquidi sia per le auto e per gli aerei. L'uso del legno proveniente da foreste, gestite in modo sostenibile, è indispensabile per le generazioni future e assicura che rimanga godibile per il futuro.

Molte delle foreste e dei boschi di tutto il mondo, in particolare nelle zone tropicali e subtropicali, non sono ancora gestite in modo sostenibile. Alcuni paesi mancano di politiche forestali adeguate, di legislazione, e di incentivi per promuovere la gestione sostenibile delle foreste, mentre altri possono avere finanziamenti inadeguati e mancanza di piani di gestione forestale, senza prestare attenzione ai molti altri prodotti e servizi che offrono le foreste.

Riprendiamo il post pubblicato, nel nostro forum

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"Le foreste sono le più efficienti risorse che abbiamo in natura per la stabilizzazione del clima. Se lasciate "in piedi", sono anche la miglior difesa naturale contro gli impatti di eventi meteorologici estremi, fornendo il controllo delle inondazioni e stabilizzando le forniture di acqua dolce.

Un rapporto pubblicato martedì scorso, proprio in occasione della “International Day of Forests”, ritiene che la protezione delle foreste negli Stati Uniti deve essere drasticamente aumentata al fine di mitigare la crisi climatica, salvaguardare le comunità dagli eventi meteorologici estremi dovuti al cambiamento climatico, e per scongiurare il pericolo di rendere più frequenti e più severi questi fenomeni. Occorre dunque una protezione aggressiva delle foreste necessaria per raggiungere detti obiettivi climatici.

Citiamo gli Stati Uniti, non fosse altro ...

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Sostenibilità
Comments: 0 | Views: 87Last Post by: Filippo Foti (28/3/2017, 10:13)
 

B_NORM    
view post Posted on 10/8/2014, 14:12 by: Filippo Foti     +1   -1Reply

Antropocene: I ricercatori, sulla rivista Science, mettono in guardia l'uomo della drammatica scomparsa di specie animali dalle attività umane.


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Video molto interessante ed intuitivo. Commentatelo assieme ai vostri figli. Da un recente documento pubblicato dagli scienziati che sostiene che gli esseri umani stanno causando lla sesta Estinsione di massa della Terra attraverso la defaunizzazione di una nuova era detta Antropocene.


Nel corso della sua storia, la Terra ha subito cinque principali episodi di estinzioni di massa connessi con i cambiamenti climatici e gli eventi naturali che hanno trasformato l'intero pianeta. L'ultimo e forse più noto è avvenuto circa 65 milioni di anni fa, quando un grosso meteorite ha colpito quello che oggi è la penisola dello Yucatan in Messico mettendo in serio pericolo la vita di persone ed animali: sono scomparsi circa il 75% di tutte le specie, tra cui i dinosauri.

Ora, la maggior parte degli scienziati sono convinti che il mondo sta vivendo la sua sesta ondata di estinzione. E questa volta, non sarà necessario un enorme oggetto che cadrà dal cielo o gli effetti catastrofici di un supervulcano: noi stessi, l'umanità, sarà responsabile.
Secondo un vasto gruppo di ricercatori provenienti da università ed istituzioni scientifiche di diversi paesi, tra cui dalla Stanford University e UC Santa Barbara, in un numero speciale della rivista Science, si legge che l'attività umana ha accelerato la distruzione di diverse specie animali nel deserto. Il loro annientamento è per “trasformare” le loro vite in beni di lusso.

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In totale, 322 specie di vertebrati si sono estinte negli ultimi 500 anni. Tra gli invertebrati, il loro numero è sceso di quasi la metà nello stesso periodo di 35 anni in cui la popolazione umana è raddoppiata. Questo è ciò che gli scienziati chiamano la " “Defaunation in the Anthropocene“, un termine usato per definire il momento in cui l’uomo lascia il segno. In sostanza stiamo tagliando le difese della terra più rapidamente di quanto il pianeta può proteggere se stesso e tutte le altre creature che ci vivono.

Anche se le specie di grandi dimensioni e carismatiche come tigri, rinoceronti e orsi panda ricevono più attenzione, gli autori ricordano che anche la scomparsa del più piccolo coleottero può alterare gli ecosistemi da cui gli esseri umani dipendono. Insetti, ragni,...

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Comments: 0 | Views: 81Last Post by: Filippo Foti (10/8/2014, 14:12)
 

B_NORM    
view post Posted on 15/4/2014, 14:16 by: Filippo Foti     +1   -1Reply

The Limits to Growth, trenta traduzioni, nel 1972 furono vendute 12 milioni. Il più grande successo editoriale della letteratura sull'ambiente.


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Il 13/4/2014, abbiamo pubblicato un post dal titolo: IPCC - Cambiamenti climatici 2014: è buio nero, più nero del nero! . Una lettura di questo post potrà essere utile per comprendere come ancora, malgrado tutti gli insulti che riceve, la Terra che è un pianeta ovviamente non illimitato, come spesso si pensa…, con risorse limitate, può essere salvata.

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Ma non sarà la Terra, come impropriamente si sente dire, ma è l’umanità che rischia di scomparire e con essa tutti gli esseri viventi. Ne ha passate di ere catastrofiche questo nostro pianeta, ma ha saputo sempre reagire. Resisterà a questa nuova era che molti chiamano “Antropocene”? Questo termine, coniato dal premio Nobel Paul Crutzen, è la rappresentazione dell’epoca attuale in cui le attività antropiche stanno pesantemente modificando gli equilibri della biosfera.

I cambiamenti climatici stanno oscurando i convincimenti dei grandi della terra come se la crescita sia infinita.

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Paul Crutzen


Roy Scranton, in un suo articolo: “Learning How to Die in the Anthropocene” ovvero “Imparare a morire nell’Antropocene”, lancia questo monito: “Se continueremo a pensare che domani sarà come ieri, marceremo ciecamente verso il disastro”.
Ed il 10 novembre 2013, scrive su Nytimes.com: “Now, when I look into our future — into the Anthropocene — I see water rising up to wash out lower Manhattan. I see food riots, hurricanes, and climate refugees. I see 82nd Airborne soldiers shooting looters. I see grid failure, wrecked harbors, Fukushima waste, and plagues. I see Baghdad. I see the Rockaways. I see a strange, precarious world …” ovvero : “Quando guardo al nostro futuro - nell’ Antropocene - vedo il mare che si alza per inondare Manhattan. Vedo rivolte per il cibo, uragani e profughi climatici. Vedo l’esercito che spara ai saccheggiatori. Vedo blackouts, porti rovinati, scorie nucleari di Fukushima e piaghe. Vedo Baghdad. Vedo le Rockaways. Vedo un mondo strano e precario …”

E continua così: “La psiche umana si ribella naturalmente all’idea della sua fine. Allo stesso modo, le civiltà hanno marciato ciecamente verso il disastro, perché gli esseri umani sono port...

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Comments: 0 | Views: 76Last Post by: Filippo Foti (15/4/2014, 14:16)
 

B_NORM    
view post Posted on 10/4/2014, 14:26 by: Filippo Foti     +1   -1Reply

Conferenze, summit, forum che da decenni si susseguono su questo bistrattato pianeta hanno prodotto, almeno, la consapevolezza che si intensifica nell’opinione pubblica internazionale che sta portando molte aziende a fare grandi cambiamenti ed innovazioni.



Le aziende che vogliono stare in linea con i tempi, non perseguono più vecchi modelli di produzione e consumo, con il profitto come unico obiettivo, oggi sono costrette invece a riconsiderare il loro ruolo nell'economia nella società umana e nell'ambiente e sono ormai alla ricerca di innovazioni per uscire dalla vecchia concezione.

Non per descrivere cose già trattate, anche attraverso queste nostre pagine, ma per verificare la bontà delle azioni svolte finora, ricordiamo che il vertice mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile (WSSD) di Johannesburg del 2002, ha adottato un concetto fondamentale che si basa su tre pilastri della sostenibilità: sostenibilità ambientale, sostenibilità economica e responsabilità sociale.


Cosa è e cosa ne è stato del Summit di Johannesburg del 2002? (WSSD) “Sustainability Means More than Cleaning Up the Environment”.

Il “Vertice Mondiale sullo Sviluppo Sostenibile” del 2002 ha riunito decine di migliaia di partecipanti, tra cui capi di Stato e di governo, delegati nazionali e leader di organizzazioni non governative (ONG), aziende e altri gruppi importanti per focalizzare l'attenzione del mondo e l’azione diretta verso l’unificazione di sfide difficili, tra cui migliorare la vita delle persone e la conservazione delle nostre risorse naturali in un mondo che sta crescendo in popolazione, con sempre crescenti richieste di cibo, acqua, abitazioni, igiene, energia, servizi sanitari e in sicurezza economica.

I principali risultati del “World Summit on Sustainable Development” (WSSD), hanno incluso il nuovo obiettivo di dimezzare la percentuale di persone che non hanno accesso a servizi sanitari di base entro il 2015. Ciò integra l'Obiettivo di Sviluppo del Millennio di dimezzare la percentuale di persone senza accesso all'acqua potabile dal 2015.

Altri obiettivi comprendono, entro il 2020, l’utilizzo e la produzione di sostanze chimiche in modo tale da ridurre al minimo gli effetti negativi significativi sulla salute umana e sull'ambiente, tenendo conto del principio d...

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Comments: 0 | Views: 111Last Post by: Filippo Foti (10/4/2014, 14:26)
 

B_NORM  
view post Posted on 22/2/2014, 12:01 by: Filippo Foti     +1   -1Reply

Il Mar Morto, da diversi anni, è al centro non solo di “attenzioni internazionali” ma rimane soprattutto una fonte importante di richiamo turistico antico e salutare.



Il piano trilaterale che Israele, la Giordania e l'Autorità palestinese hanno concordato e, con un protocollo d'intesa, firmato il 9 dicembre 2013 a Washington allo scopo di realizzare una conduttura per portare acqua dal Mar Rosso al Mar Morto, non è di facile realizzazione.

E' il caso di dire: "...tra il dire ed il fare.. c'è di mezzo il mare, si il Mar Morto..!

Troppi sono gli interessi che ruotano attorno a questa faccenda, legata non solo a salvare questo mare, ma anche e soprattutto al fatto che in quelle regioni, esiste il problema acqua che oggi sembra che abbia più valore del nero petrolio. Infatti in quelle regioni, c’è chi ne ha molta, chi poca e chi non ne ha per nulla.


Comunque, questo piano trilaterale, sostenuto dalla Banca Mondiale, è stato oggetto di apprezzamento da parte di molti media in tutto il mondo, e si è fiduciosi che verosimilmente potrà "salvare" il Mar Morto e dimostrare che la pace in quegli stati è possibile, anche se non facile, grazie alla cooperazione nel gestire le risorse naturali.

Il Mar Morto, letteralmente "mare del sale", è, più che mare, un lago posto tra Israele, la Cisgiordania e la Giordania. Chiamato anticamente Asfaltide, secondo la tradizione biblica, vi sorgevano Sodoma e Gomorra. e si trova nella depressione più profonda della Terra.


Anche se la composizione dell'acqua, in particolare della salinità, non è un criterio per definire un lago o un mare interno, questo lago salato leggendario, rischia di scomparire in quanto si sta riducendo ad un ritmo allarmante di circa un metro all'anno, con una perdita di circa 800 milioni di metri cubi di acqua. Dieci anni fa, il Mar Morto era di 11 metri più alto rispetto a oggi.

Questo “mare”, è largo 16 km e lungo 76 km, e con una superficie di 1.000 kmq, è talmente salato che consente la vita solo ad alcuni tipi di batteri microscopici, infatti la vita non è possibile né ai i pesci, né alle alghe.


Il piano prevede la ...

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Comments: 0 | Views: 123Last Post by: Filippo Foti (22/2/2014, 12:01)
 

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view post Posted on 3/6/2013, 21:33 by: Filippo Foti     +1   -1Reply

I biologi marini dicono che le stelle marine corona di spine sono una minaccia ricorrente per le barriere coralline di tutto il mondo.


Acanthaster planci


Il governo delle Filippine ha detto Venerdì scorso 31 maggio che occorrono provvedimenti urgenti per debellare le stelle marine corone di spine che infestano l'ambiente marino costiero della Repubblica delle Filippine.

Jacob Meimban


“Le 'Acanthaster planci' nel “Verde Island Passage” potrebbero causare gravi danni alla biodiversità dell'area”, lo ha detto a AFP Jacob Meimban, capo dell'ufficio gestione dell'ambiente marino costiero della fauna selvatica, della Repubblica delle Filippine, lanciando un accorato allarme alle istituzioni del paese.

"La corona di spine stella marina uccide veramente i coralli. Si nutre dei polipi dei coralli, lasciandoli sbiancati. Quindi si sposta altrove, fino a quando non lascia i reef morti", ha ribadito Meimban.

corone di spine mangiano i coralli.


I biologi marini hanno descritto il “Verde Island Passage” che è di 100 chilometri (circa 60 miglia) di lunghezza e largo 20 km, come il "centro del centro" della biodiversità degli oceani del mondo.


Questo "centro" della biodiversità si trova nella parte superiore del Triangolo dei Coralli, su una superficie di acqua che si estende verso il basso per l'Indonesia, Papua Nuova Guinea e Timor Est, che è chiamato il "Amazzonia dei mari" per la sua ricca vita marina.

Il Triangolo dei Coralli è una regione localizzata lungo l’equatore alla confluenza del Pacifico Occidentale e l’Oceano Indiano. I confini di questa regione sono racchiusi all’interno dell’ Indonesia, Malaysia, Papua New Guinea, Filippine, Isole Solomon e Timor Est.


Pur coprendo solo l’1,6% della superficie oceanica del pianeta, c’è un ampio consenso tra gli scienziati che il Triangolo dei ...

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Comments: 1 | Views: 130Last Post by: Kitty81 (10/6/2013, 16:50)
 

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view post Posted on 8/12/2012, 22:04 by: Filippo Foti     +1   -1Reply

Scoperte quest'anno 137 nuove specie descritte dalla California Academy of Sciences.


Trogloraptor


Nel 2012, i ricercatori della "California Academy of Sciences" hanno aggiunto altre 137 specie di esseri viventi, arricchendo ed ampliando le nostre conoscenze per meglio comprendere la complessa rete della vita sulla Terra. Le nuove specie di artropodi sono 83, 41 nuove specie di pesci, sette piante, quattro lumache di mare, un rettile ed un anfibio. Sono stati descritti da più di una dozzina di scienziati dell'Acccademia californiana, insieme a diverse decine di collaboratori internazionali.

A dimostrazione che ci sono ancora un sacco di luoghi da esplorare e cose da scoprire sulla Terra, gli scienziati hanno fatto le loro scoperte in quattro continenti e due oceani, avventurandosi in grotte remote e scendendo sul fondo del mare, come in California e dall'altra parte del mondo in Cina. I loro risultati, pubblicati in 29 lavori scientifici diversi, contribuiscono a far progredire la ricerca dell'Accademia in due delle questioni scientifiche più importanti del nostro tempo: "Come è nata e si evolve la vita" e "Come intende persistere".

dr. Terry Gosliner


"La continua scoperta di nuove specie è una funzione essenziale per avere sempre importanti notizie della vita sulla terra che è stata e che sarà, ha detto il dr. Terry Gosliner, preside della Scienza e Collezioni di Ricerca presso l'Accademia. "In questo periodo, quando ci troviamo di fronte all'ennesima estinzione di massa del pianeta, alcune specie potrebbero scomparire prima di avere la possibilità di trovarle e descriverle. Come possiamo sapere cosa proteggere, se non sappiamo cosa esiste ai primi posti?"

Di seguito sono riportati alcuni punti salienti tra le 137 specie descritte dall'Accademia di quest'anno. Per un elenco completo delle specie, comprese le informazioni geografiche, visitare il sito www.calacademy.org/newsroom/releases/2012/new_species_list.php.

Ad esempio, una nuova famiglia di ragni:

Trogloraptor dai lunghi artigli


Le foreste del nord-ovest ...

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Comments: 0 | Views: 69Last Post by: Filippo Foti (8/12/2012, 22:04)
 

B_NORM    
view post Posted on 21/4/2012, 18:59 by: Filippo Foti     +1   -1Reply

Domani 22 aprile è l’Earth Day, il giorno dedicato alla Terra. Lo scopo è quello di sensibilizzare la popolazione mondiale alla tutela dell’ambiente.

Ogni giorno dev'èssere il "Giorno della Terra". Questo è il motto con cui viene annunciato l’Earth Day, il giorno della Terra che ogni anno si festeggia il 22 aprile.
Lo scopo dell’Earth Day è quello di sensibilizzare la gente alla tutela dell’ambiente che dev'essere "speso" con uno stile di vita più eco-sostenibile e meno consumistico.

In Italia ci saranno una serie di manifestazioni che avranno come grande evento il concerto al Palapartenope di Napoli il cui ricavato sarà devoluto all’African Medical and Research Foundation AMREF, per la realizzazione di pozzi d’acqua nella regione del Kajiado tra Kenya e Tanzania.


A Roma, per garantire e migliorare le condizioni di vita delle specie animali protette che abitano il Bioparco, la fondazione del Parco ed Earth Day Italia promuovono insieme il progetto “Adotta un animale”, con una campagna di raccolta fondi. Pertanto, versando solamente 25 euro, che sarà interamente devoluto al Bioparco, ognuno di noi potrà adottare un animale del Parco e nel contempo contribuirà la struttura a potere curare meglio gli animali, sostenendo i progetti di conservazione e di salvaguardia delle specie minacciate di estinzione.

L’edizione 2012 dell’Earth Day nel mondo avrà come tema “Mobilitiamo il Pianeta, ovvero un miliardo di Azioni Green”, una campagna che si propone di sensibilizzare la gente di porre più attenzione, nel quotidiano vivere, alle problematiche ambientali ed a compiere tutte le azioni utili che possano contribuire alla salvaguardia dei nostri spazi vitali ed a quelli dell'intero pianeta blu.

L'Earth Day, domani coinvolgerà 175 Paesi che chiederanno a viva voce un futuro sostenibile per il pianeta ed energie rinnovabili per tutti, in un "villaggio globale" in cui oltre un miliardo e mezzo di persone vive ancora senza elettricità, in un pianeta dove un miliardo di persone oltre che a tutti gli altri esseri viventi, non ha ancora accesso all'acqua potabile e dove gli eventi estremi naturali, legati ai cambiamenti climatici, sono in continuo aumento. Per questo lo slogan del 2012 è "mobilitiamo il pianeta" e la campagna punta a raggiungere un miliardo di "azioni verdi" prima di Rio+20.

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Comments: 0 | Views: 42Last Post by: Filippo Foti (21/4/2012, 18:59)
 

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view post Posted on 26/3/2012, 23:06 by: Filippo Foti     +1   -1Reply

Il 26 marzo, è nato il movimento Slow Made a San Casciano dei Bagni (SI).



Al giorno d'oggi si dovrebbe imporre un momento di riflessione collettiva sui danni economici, ambientali e sociali del vivere a folle velocità, in un momento difficile di grandi trasformazioni, confusione ed incertezza. La parola d'ordine di oggi, nel corso della Giornata Mondiale della Lentezza è stata: prendersi una pausa e rallentare il ritmo quotidiano della vita frenetica. Starà poi a ciascuno di noi acqisire il modo migliore per gestire questa idea.

Source:Slow Made(SI) - A San Casciano dei Bagni (SI) si sono incontrati i fondatori del movimento che intende diffondere un nuovo concetto produttivo basato sul rispetto delle persone, del lavoro, dell’ambiente e di tutto ciò che ci circonda.

Il riferimento al concetto slow, già geneticamente parte di altre organizzazioni, è collegato ad una attitudine del produttore a riconsiderarsi cosciente membro di un sistema di valori quali il valore del lavoro e la bellezza intrinseca di ciò che si produce in completa armonia con il territorio, con la propria comunità e con l’ambiente.

“Il movimento nasce per entrare in una nuova concezione opposta all’idea della speculazione. Non è il profitto al centro degli interessi del produttore slow, ma la consapevolezza, la competenza e la cura che mette nella propria opera” – sostengono i fondatori – “concetti che dovranno essere di dominio anche dei clienti e di tutti gli altri portatori di interesse”.

Sono aperti i giochi. Sono già diverse le persone e le aziende che partecipano con interesse al movimento e prossimamente si incontreranno per avviare il proprio cammino.

Il Italia la Giornata della Lentezza 2012 è stata celebrata in diverse città con varie manifestazioni, ma quest'anno è Milano, città frenetica per antonomasia, la "capitale" delle manifestazioni.

Domani, martedi 27 marzo, la manifestazione assume invece una veste internazionale trasferendosi anche a Londra, per diventare "La Settimana della Giornata della Lentezza"

In questo parco è vietato fumare



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view post Posted on 16/3/2012, 12:52 by: Filippo Foti     +1   -1Reply

E' iniziato il conto alla rovescia per arrivare al 31 Marzo giorno per celebrare il futuro sostenibile del nostro pianeta vivente. Ritorna l'ora della terra!

A tre settimane dall’evento, già confermati oltre 170 Comuni italiani, la ‘PRIMA’ di Earth Hour a La Scala di Milano, piazza San Marco a Venezia, Castel Sant’Angelo a Roma, il Duomo e il Battistero di Firenze. Speciale business: in corso le adesioni per la Travel Free Week, dal 26 al 30 marzo.

Il 12 Marzo 2012 ha già lanciato il suo video-messaggio per l’Ora della Terra anche la giornalista televisiva Paola Saluzzi, che si aggiunge a una squadra sempre più nutrita di testimonial.

È iniziato dunque il conto alla rovescia per l’Ora della Terra del WWF, la più grande mobilitazione volontaria per la lotta al cambiamento climatico e per il futuro sostenibile, che il 31 marzo darà vita a un emozionante giro del mondo a luci spente attraverso tutti i fusi orari, per coinvolgere persone, città, istituzioni e imprese nel cambiamento che potrà dare al mondo un futuro sostenibile, “ispirando” azioni concrete a tutti i livelli della società.

Un’edizione tanto più importante perché cade nell’anno che l’ONU ha dedicato all’Accesso all’Energia Sostenibile e rappresenta il primo grande evento per il pubblico nella roadmap WWF di avvicinamento alla Conferenza di Rio+20 sullo sviluppo sostenibile.

La modellla Miranda Kerr è stata nominata madrina di Earth Hour's"

A due settimane dall’evento – ma il vero tam-tam per le adesioni è già iniziato la settimana scorsa e già sono citca 200 i piccoli e grandi Comuni italiani ad aver già confermato la loro partecipazione, dai grandi capoluoghi come Roma, Milano, Venezia, Torino, Firenze e Napoli fino a piccole cittadine di montagna o in riva al mare.

Tante le new entries degli spegnimenti di quest'anno, come la "prima" di Earth Hour alla Scala di Milano, a piazza San Marco e Palazzo Ducale a Venezia, a Castel Sant’Angelo a Roma, al Duomo e al Battistero di Firenze e anche in alcuni dei principali beni del FAI – Fondo Ambiente Italiano, che spegneranno le proprie luci insieme a luoghi simbolo dell’evento come la Cupola di San Pietro, la Torre di Pisa, Ponte Vecchio a Firenze, la Mole Antonelliana di Torino, il Pirellone di Milano, l’Acquario di Genova, ...

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