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Il pianeta blu
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  1. 24/10 13:15 Filippo Foti: Ciao visitatore ;)

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Filippo Foti
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B_NORM    
view post Posted on 8/1/2014, 23:29 by: Filippo Foti     +1   -1Reply

Lame Deer :”Continuate a contaminare il vostro letto
e una notte soffocherete nei vostri stessi rifiuti.”



“Da uno sciamano dei Lakota, che aveva osservato come funziona "la civiltà dell'uomo bianco" verso la metà dell'Ottocento: "Soffocherete nei vostri rifiuti. Non si può uscire dalla Ruota della Vita". Quello della Terra dei Fuochi è un terribile caso estremo, ma la civiltà industriale è comunque condannata, se continua a produrre rifiuti.”

Riceviamo l’input dal prof. Guido Dalla Casa per raccontarvi la storia che segue:

L’uomo incomincia a camminare sulla terra.

Forse il destino di questa nostra Madre Terra era scritto fin dagli albori. Da quando ha camminato sulla terra nel corso della sua storia, soggetto al freddo, alla pioggia, al sole, alla paura, al coraggio, almeno 200.000 mila anni fa relativa “all’uomo moderno” e 2,5 -2,6 milioni di anni fa se ci riferiamo alle diverse specie ominidi, l'uomo inizialmente ha utilizzato per spostarsi sul pianeta solo i propri piedi.

A far tempo dall’evoluzione nella preistoria, l’uomo, avendo nella calzatura l’unico scopo di protezione ha incominciato ad usare pelli non conciate e assicurate ai piedi con un sistema di lacci dello stesso materiale.

Orme preistoriche



L’uomo incomincia a calpestare la terra.

Ha incominciato cioè a calpestarla non con un elemento naturale, come i suoi piedi che ben si integravano nella verginità del pianeta, ma pian piano sempre con nuovi prodotti che prima l’accarezzarono, poi la solcavano, fino ad arrivare ai nostri giorni in cui calpestare la terra od insultare, come "piace" a noi scrivere, ormai è diventato un termine dispregiativo.

Calpestare, dal latino tardo antico “calce pistare” (pestare col tallone), significa premere ripetutamente con i piedi, camminando sopra un prato, le aiuole, i fiori del prato. E l’uomo primitivo all’inizio della sua storia faceva solo questo e la natura gli dava generosamente tutti i suoi frutti.


Calpestare nel tempo divenne sinonimo di pestare con forza in segno di rabbia o di spregio, quindi in senso figurato, oltraggiare, disprezzare, trasgredire, violare, senza tenere in alcun conto delle regole, le convenienze, le tradizion...

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ambiente,
antropologia,
natura,
terra
Comments: 0 | Views: 234Last Post by: Filippo Foti (8/1/2014, 23:29)
 

B_NORM    
view post Posted on 23/10/2013, 20:40 by: Filippo Foti     +1   -1Reply

«De Waal è il nostro maestro sul comportamento degli animali, ma ci fa capire anche quello che gli animali hanno da dire su di noi.» «Scientific American».


Si sa da sempre che il rapporto madre-figlio è determinante per lo sviluppo socio-emotivo negli esseri umani. Il coccolare, il confortare e le attenzioni di una madre sono infatti importanti per una migliore crescita del bambino.

Abbiamo letto con interesse un nuovo studio condotto dal professor Frans de Waal del Centro di Ricerca Nazionale Yerkes Primate della Emory University di Atlanta, in Georgia, e del suo collega, dr Zanna Clay, in un santuario nella Repubblica Democratica del Congo, dove è stato scoperto che il rapporto madre-figlio è cruciale anche tra le scimmie. Infatti le cure materne tra i bonobi è alla base del successo dei loro piccoli.


Il nuovo studio esamina come gli scimpanzé interagiscono tra loro e come si consolano a vicenda come gli esseri umani.

Gli scienziati che studiano gli scimpanzé bonobo in un santuario nella Repubblica Democratica del Congo hanno scoperto che i bonobo tolti alle loro madri e che sono in difficoltà tendono ad essere coccolati e confortati dagli altri, ma che gli scimpanzé orfani mostrano nettamente meno empatia verso gli altri. Insieme con lo scimpanzé comune, i bonobi sono i parenti vivente più vicini degli esseri umani.

Frans de Waal, zoologo ed etologo, è specializzato nello studio dei primati. È nato in Olanda e attualmente insegna psicologia allo Yerkes Regional Primate Research Center della Emory University ad Atlanta, dove conduce le sue ricerche.Tra le sue opere, due saggi tradotti in tutto il mondo: La politica degli scimpanzé (1984), Far la pace tra le scimmie(1990) e Naturalmente buoni (Garzanti, 1997), L'età dell'empatia (2011).




I ricercatori hanno scoperto che i bonobo orfani non solo sono meno propensi a confortare i loro compagni che non sono orfani, ma che hanno anche più difficoltà a gestire le proprie emozioni. Dopo un combattimento, per esempio, gli orfani si sentono "molto turbati" ed urlano per minuti, mentre i bonobi, che sono stati allevati dalle loro madri sono più resistenti, placando il loro sfogo emotivo in pochi secondi.

La capacità dei bonobo di entrare in empatia quando hanno subito un abban...

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antropologia,
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Comments: 0 | Views: 419Last Post by: Filippo Foti (23/10/2013, 20:40)
 

B_NORM    
view post Posted on 30/4/2013, 21:42 by: Filippo Foti     +1   -1Reply

Perché siamo così diversi dagli scimpanzé? Pochi geni ci separano dai nostri cugini, eppure, se siamo così diversi, qualche motivo deve esserci.


David Attenborough


Dibattuta teoria che cerca di spiegare uno dei grandi salti di evoluzione umana, trova nuovo supporto, come in David Attenborough, divulgatore scientifico e naturalista britannico, ma ancora divide gli scienziati.
Grandi cervelli senza peli e seni, sono questi alcuni indizi per cercare di capire com’era la vita dei nostri antenati: le scimmie acquatiche.


E' una delle idee evolutive più insolite mai proposte: gli esseri umani sarebbero “scimmie anfibie” che hanno perso la loro pelliccia, hanno iniziato a camminare in posizione eretta e sviluppato grandi cervelli perché hanno iniziato a vivere la bella vita acquatica.
Questa è la teoria della scimmia acquatica che anche se trattata con scherno da parte di alcuni studiosi nel corso degli ultimi 50 anni, è ancora sostenuta da un piccolo, ma impegnato gruppo di scienziati.

La prossima settimana, come scrive “Daily Mail”, si terrà una grande conferenza a Londra, quando diversi oratori, tra cui David Attenborough , potranno esprimere e dimostrare questa teoria.

"Gli esseri umani sono molto diversi dalle altre scimmie", ha detto Peter Rhys Evans, un organizzatore di Human Evolution, all'Observer di The Guardian. "Non hanno la pelliccia, camminano in posizione eretta, hanno grandi cervelli, grasso sottocutaneo ed una laringe diversa, una caratteristica comune tra gli animali acquatici, ma non nelle scimmie."
Modelli evolutivi standard suggeriscono queste diverse caratteristiche apparse in tempi diversi e per ragioni diverse. La teoria della scimmia acquatica sostiene che i cambi
Amenti si sono verificati in quanto i nostri antenati hanno deciso di vivere in prossimità dell’acqua per centinaia, migliaia o forse milioni di anni.


La teoria fu proposta nel 1960 dal biologo britannico Sir Alister Hardy, che credeva che le scimmie foss...

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antropologia,
natura
Comments: 0 | Views: 190Last Post by: Filippo Foti (30/4/2013, 21:42)
 

B_NORM    
view post Posted on 18/4/2012, 11:58 by: Filippo Foti     +1   -1Reply

Ricercatori britannici delle università di Birmingham, Liverpool e Londra, danno una nuova visione della discesa dei nostri antenati dagli alberi.


Il primo studio raramente documentato della costruzione di nidi a terra di scimpanzé selvatici, condotto da ricercatori britannici delle università di Birmingham, Liverpool e Londra, offre nuovi indizi circa l'antica abitudine degli ominidi di dormire sugli alberi. Mentre la maggior parte delle scimmie costruiscono i nidi sugli alberi, questo studio, pubblicato sull'American Journal of Physical Anthropology, studia un gruppo di scimpanzé selvaggi dell'Africa occidentale che mostra spesso un comportamento di nidificazione al suolo.


Lo scimpanzè, la più conosciuta scimmia antropomorfica, è uno dei tanti animali che vivono esclusivamente nel continente africano. "Pan troglodytes" è il nome scientifico dello Scimpanzè comune di cui si riconoscono 4 sottospecie e "Pan paniscus" è il noime dello Scimpanzè Pigmeo o Bonobo. Gli scimpanzè, stando a fonti storiche, furono osservati dagli europei la prima volta nel 1500 dal navigatore portoghese Lopez e solamente verso la metà del 1600 giunse in Europa il primo scimpanzè Tulpius.


Un team internazionale di primatologi dell'Università di Cambridge e Kyoto University, guidati dalla dottoressa Kathelijne Koops, ha studiato la (Pan troglodytes verus) popolazione di scimpanzè nei Monti Nimba in Guinea, West Africa. Tutte le specie di grandi scimmie costruiscono ogni notte i nidi per dormire. La costruzione di questi rifugi richiede pochi minuti, utilizzando i rami e le frasche che trovano intorno intrecciandoli in una cornice circolare, seguita dal ripiegamento in rami più piccoli tali da formare una piattaforma robusta ma confortevole.

La simpatica d.ssa Kathelijne Koops prova un nido.


"Crediamo che, come le scimmie moderne, l'antenato degli scimpanzé e gli esseri umani hanno dormito anche tra gli alberi circa 6 milioni di anni fa", ha detto Koops Dr. "Tuttavia, questi nidi non vengono mantenuti nella documentazione fossile o archeologica, per cui è impossibile studiar...

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antropologia,
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Comments: 0 | Views: 650Last Post by: Filippo Foti (18/4/2012, 11:58)
 

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