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| In marcia ieri contro la Monsanto, un evento mondiale in concomitanza con la Giornata Mondiale dell'Alimentazione, è stato organizzato in più di 500 città sparse in 50 paesi in tutto il pianeta.
L'evento è stato finalizzato a diffondere la consapevolezza circa l'impatto negativo del colosso multinazionale, che ha interessi in colture geneticamente modificate, semi e fertilizzanti. Le proteste, che purtroppo non hanno avuto larga eco su tutti i media, anzi per niente, hanno avuto come scopo diffondere la notizia che le aziende come la Monsanto stanno uccidendo le competenze degli agricoltori costringendoli a dirottare i loro prodotti sulla loro tecnologia. Un attivista ambientale SAGE, durante la partecipazione al programma di protesta ha detto: "Ci rendiamo conto che questa lotta non può mai essere interrotta, perché le aziende agro-chimici come la Monsanto sono inesorabili. Monsanto paga tangenti enorme per i governi di tutto il mondo, minaccia e opprime agricoltori attraverso le sue leggi contrattuali. Oggi, ha conquistato quasi il 30 per cento delle sementi e mezzi di produzione agricoli in tutto il mondo e rappresenta un grave pericolo per l'indipendenza alimentare di tutti i paesi del mondo.”
Anche in Italia, ieri si è svolta una marcia a Vivaro in provincia di Pordenone dove è stato effettuato il primo raccolto legale di mais OGM Mon810. Nessuno ne ha parlato, tranne che Euronews che ci ha consentito di dare questa informazione ed allargare nel web le nostre conoscenze.
Il cibo geneticamente modificato è stato dichiarato senza rischi da numerosi organismi di controllo internazionali, ma l'opinione pubblica è ancora molto diffidente e l'Unione europea è molto cauta nel concedere le approvazioni. Il primo raccolto di mais OGM Mon810 OGM è stato dunque trebbiato ieri a Vivaro (Pordenone) e Futuragra, un'associazione culturale nata nel 2004 a Pordenone, composta da imprenditori agricoli e supportata da consulenti scientifici, non sappiamo quanto non foraggiata dalla Monsanto, ha invitato tutti gli agricoltori italiani per ribadire ancora una volta alle istituzioni che l'Italia può e deve accedere all'innovazione. Futuragra ha anche diffuso un comunicato avente per oggetto il risultato delle analisi sui campi circostanti evidenziando che non ci sono state contaminazioni alle colture.
Ribadiamo che, tranne una stringata notizia Ansa di qualche giorno fa, non ripresa da nessun giornale ...Read the whole post...
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