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Il pianeta blu
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  1. 24/10 13:15 Filippo Foti: Ciao visitatore ;)

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Filippo Foti
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B_NORM B_PIN  
view post Posted on 5/4/2018, 15:00 by: Filippo Foti     +1   -1Reply

... Aggiungiamo dal titolo del post: "Il piombo negli oceani non si vede, ma è sicuramente pari se non addirittura superiore alla pericolosità della plastica/microplastica".


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Sui fondali del mare alla spiagge il "passo" è breve!



L'argomento delle microplastiche è attualmente sulla bocca di tutti, e quasi tutti hanno sentito parlare di queste particelle, che a malapena si vedono e che sono apparentemente ovunque: nel nostro dentifricio, nel nostro gel doccia, possibilmente nel nostro cibo, ma soprattutto nel nostro ambiente. La preoccupazione per le conseguenze dell'inquinamento sta perseguitando molte persone e negli ultimi anni è emerso un numero impressionante di iniziative volte a ridurre l'impatto delle microplastiche sull'ambiente.

Anche la scienza si occupa sempre più di questo argomento, perché le molte domande aperte richiedono risposte. Ma gli studi attuali sulle microplastiche, non riescono nemmeno a stabilire quanta microplastica c'è nel nostro ambiente, e ancora meno sappiamo come potrebbe influire sugli esseri viventi e, in definitiva, sugli esseri umani. Perché è così? Perché non possiamo ancora rispondere a tante domande? Sarà un prossimo argomento che approfondiremo.

Lo abbiamo scritto qui: https://profumodimare.forumfree.it/?t=75535293 , e penso che sia il caso di ribadirlo su questo blog:

"Per molti decenni il piombo (Pb), a causa delle attività umane, è stato rilasciato continuamente nell'atmosfera, come la combustione di carburante con piombo aggiunto. I ricercatori sono stati in grado di dimostrare che negli ultimi decenni, nei mari europei, a seguito dell'eliminazione graduale della benzina con piombo, si è registrata una sensibile riduzione delle concentrazioni della sostanza tossica. Tuttavia, l'eredità dello storico inquinamento globale è però ancora evidente.

Il piombo è uno dei pochi elementi per i quali l'impatto dell'attività umana sull'ambiente marino è chiaramente evidente. Non ha funzione biologica ed è tossico per gli esseri umani e gli organismi marini. La perturbazione antropogenica risale alla metà del diciannovesimo secolo, con la combustione di carbone e di benzina con piombo che serve come principale fonte di Pb nell'atmosfera. Il Pb antropogenico viene trasportato nell'atmosfera per lunghe distanze e depositato in aree remote, con conseguente aumento delle concentrazioni sulla superficie degli oceani maggiore di 190 pmol kg-1. Così è stato durante il picco del...

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mare,
perturbazione antropogenica
Comments: 0 | Views: 371Last Post by: Filippo Foti (5/4/2018, 15:00)
 

B_NORM    
view post Posted on 19/12/2019, 19:04 by: Filippo Foti     +1   -1Reply

Arthur C. Clarke, Carleton Ray, James E. Lovelock, tra gli anni ’60 e ’70, hanno provato a “smentire” la storia del nostro Pianeta e l’onnipotente, creatore tra l’altro, della Terra, (l'asciutto terra) e la massa delle acque Mare (od oceano). L'onnipotente li ha creati, i "lobby onnipotenti" o gruppi di pressione, li stanno distruggendo!

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Arthur C. Clarke (nato il 16 dicembre 1917, a Minehead, Somerset, Inghilterra - scomparso il 19 marzo 2008, a Colombo, Sri Lanka), è stato un famoso scrittore inglese, personaggio per certi aspetti controverso ed auto ironico. Noto per la sua passione per la fantascienza, e non solo, si distinse soprattutto nel romanzo "The Sentinel” scritto nel 1948 e pubblicato per la prima volta nel 1951 (col titolo Sentinel of Eternity) “A Space Odyssey” (Una odissea spaziale). Successivamente Stanley Kubrick, uno dei più grandi registi, sceneggiatore, e produttore cinematografico di tutti i tempi, realizzò con l’aiuto nella sceneggiatura dello stesso Clarke, “Odissea nello spazio 2001” uscito in Gran Bretagna e negli Stati Uniti in anteprima mondiale il 2 aprile 1968 a Washington e nei cinema italiani il 12 dicembre 1968.

Ma, Arthur C. Clarke, non è famoso solo come scrittore, fu altresì citato da storici e critici cinematografici, per il film “Odissea nello spazio 2001”, come uno dei più grandi film di tutti i tempi. Fu interessato alla scienza fin dall'infanzia, e sebbene con un certo ritardo, nel 1948 ottenne la laurea in matematica e fisica presso il King's College di Londra. Nel 1956 sviluppò un interesse per l'esplorazione sottomarina e si trasferì in Sri Lanka, dove intraprese una seconda carriera combinando immersioni subacquee e fotografia.

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Cambiamento climatico
Comments: 0 | Views: 36Last Post by: Filippo Foti (19/12/2019, 19:04)
 

B_NORM    
view post Posted on 24/3/2018, 20:00 by: Filippo Foti     +1   -1Reply

Saranno in tutto 70 i ricercatori provenienti da 8 paesi diversi, alternandosi in gruppi di sette persone, che rappresentano più di 20 laboratori internazionali, che si stanno alternando sulla nave oceanografica Tara alla scoperta dei coralli per studiare loro e noi stessi.


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Nel centro della città, circondato da una moltitudine di edifici in competizione per raggiungere il cielo, la goletta si apre alla gente di Hong Kong per raccontare la loro storia. Questa è la prima volta che Tara si ferma lì. Città-regione circondata dal mare, Hong Kong è un passo essenziale della spedizione Tara Pacific: " Non potevamo andare in Asia senza fermarci ad Hong Kong", dice Romain Troublé, General Manager della Tara Expeditions Foundation. "Storicamente, è un importante banco di spedizione. Ma è anche un territorio ultraurbanizzato, dove il corallo è molto esposto allo stress dell'inquinamento. È quindi molto interessante per noi vedere come si comportano gli scogli e adattarsi a questo inquinamento".

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Tara a Hong Kong.


Costruita nel 1989 per l'esploratore Jean-Louis Etienne, la nave oceanografica Tara, partita nel maggio 2016 per una missione di due anni e mezzo nel Pacifico, ha recentemente trascorso quasi 10 giorni a Hong Kong, tornerà alla sua base a Lorient, un comune francese situato nel dipartimento del Morbihan nella regione della Bretagna, nell'ottobre 2018.

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A bordo, ruoteranno 70 ricercatori provenienti da 8 paesi diversi, che rappresentano più di venti laboratori internazionali. Alternandosi in gruppi di sette persone, coordinati dal “Centre National de la Recherche Scientifique” (CNRS) di Monaco. Tara Pacific è l'erede delle grandi spedizioni precedenti: Tara Arctic 2006-2008 (Drifting Glacier), Tara Oceans 2009-2013 (studio di plancton su scala planetaria) e Tara Méditerranée nel 2014, (missione inquinamento da plastica). Tara, dopo aver percorso 15.000 miglia (27.780 km) dal 27 maggio al 22 novembre 2014, durante la spedizione, ha navigato attraverso Spagna, Francia, Monaco, Italia, Albania, Grecia, Cipro, Libano, Malta, Tunisia, Algeria, Marocco e Portogallo per misurare le conseguenze dei rifiuti di plastica galleggianti sulle specie viventi.



PERCHÉ IL PACIFICO?

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oceani
Comments: 0 | Views: 77Last Post by: Filippo Foti (24/3/2018, 20:00)
 

B_NORM    
view post Posted on 7/4/2017, 16:28 by: Filippo Foti     +1   -1Reply

L'economia egiziana non può permettersi di avere spiagge o siti di immersione chiusi. Le immersioni in Egitto contribuiscono a rilanciare l'industria turistica del paese.


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Si riporta qui di seguito un post pubblicato nel forum "Profumo di Mare", per far vivere al visitatore dei momenti emozionanti che avvengono nel mare a pochi metri di profondità. Molti segreti del mare rimangono ancora tali, ma ciò che già si conosce deve essere rispettato e protetto per rimandarlo, così come noi lo abbiamo conosciuto, alle future generazioni. E gli squali sono animali importanti nella nostra catena alimentare.

"Il Mar Rosso è famoso soprattutto per le sue barriere coralline che rimangono stabili e sane, in un momento in cui altri sistemi di barriere stanno soffrendo gli effetti del cambiamento climatico e dell'inquinamento marino. In totale, le scogliere del Mar Rosso supportano più di 220 diverse specie di coralli duri e molli. Insieme, questi coralli costituiscono la base di un ecosistema che offre cibo e riparo a più di 1.100 specie di pesci; quasi un quinto dei quali non si trovano in nessun altro luogo sulla Terra.

C’è da dire che l'economia egiziana, molto dipendente dal turismo, ha visto un periodo turbolento negli ultimi tempi, che sarebbe un eufemismo dire che è stato doloroso. Durante il viaggio lungo la costa del Mar Rosso da Hurghada, attraverso Safaga, ed El Quseir, il paesaggio, cosparso di basse colline e il deserto, di tanto in tanto lascia il posto agli sviluppi del turismo con alberghi internazionali sparsi qua e là. Allo stesso modo, molti alberghi logori non sono mai stati completati.

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Il Mar Rosso e i suoi tesori sono meno conosciuti a livello internazionale rispetto a Tutankhamon e alla sfinge, ma il personale, presso i centri di immersione a Sharm El Sheikh, sulla penisola del Sinai, vi dirà che il famoso naufragio de SS Thistlegorm - meta ambita da molti subacquei alla profondità di 31 metri circa, nei pressi della barriera corallina di Sha'ab Alì, nel Golfo di Suez - porta più redditi esteri delle piramidi di Giza.


In questi anni difficili le aziende europee che si basano sul turismo subacqueo, hanno guardato verso destinazioni più lontane, ma il richiamo dei relitti ricchi di storia, coralli spettacolari, sole e acqua cald...

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animali
Comments: 0 | Views: 156Last Post by: Filippo Foti (7/4/2017, 16:28)
 

B_NORM    
view post Posted on 30/3/2017, 19:40 by: Filippo Foti     +1   -1Reply

Otto buoni motivi che inducono a pensare come Trump sta giocando a fare il duro con il Climate Change.


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Trump non ha ancora preso posizione in materia ambientale sul suo sito web. Nei discorsi e dibattiti, tuttavia, ha detto che si oppone a ciò che egli vede come le normative ambientali economicamente dannose sostenute da "attivisti politici con programmi estremi".

Dice che supporta acqua e aria pulite, ma vuole tagliare i finanziamenti per l'Environmental Protection Agency. Ha anche chiamato il cambiamento climatico "una bufala" e ha detto che avrebbe "annullato" l'accordo di Parigi e altre iniziative internazionali per affrontare il problema.

Il presidente ha firmato un ordine esecutivo invertendo le restrizioni di Obama sulle emissioni di gas a effetto serra provenienti da impianti a carbone e a gas naturale.
Ha detto che vuole creare posti di lavoro, ridurre la dipendenza degli Stati Uniti dalle importazioni di carburante e "porre fine alla guerra sul carbone".

CI SONO BUONI MOTIVI PER PENSARE CHE STA BLEFFANDO!

"L'amministrazione Trump avrà bisogno di anni per annullare il “Clean Power Plan”, ovvero il piano per una energia pulita, con la minaccia sempre più urgente che rende più imperativo per gli Stati uniti mantenere i loro impegni con l’accordo sul clima di Parigi e andare avanti per tagliare l'inquinamento di CO2 dalle centrali elettriche - tra le più grandi fonti di emissioni di gas serra in tutto il mondo. Sono in molti a pensarla così, e noi tra questi.

Martedì scorso, il presidente Trump ha firmato un ordine esecutivo drammatico con l'obiettivo di smantellare le politiche sui cambiamenti climatici del suo predecessore, ovvero di eliminare il "Clean Power Plan" e altre iniziative per frenare il cambiamento del clima che ha portato l'anno scorso ad essere il più caldo da quando si tengono le registrazioni che sono iniziate nel 1880. Ciò significa che 16 dei 17 anni più caldi mai registrati si sono verificati in questo secolo.

E continuano ad esserci altre tendenze preoccupanti, come il ghiaccio marino artico quest'anno ridotto al suo secondo livello più basso. L’incremento annuo di anidride carbonica nell'atmosfera che è stato registrato dal “NOAA Mauna Loa Observatory” alle Hawaii nel corso del 2015, è stato il più grande aumento, nel corso degli anni, in 56 anni di ricerca. Uno dei tanti effetti è stata la più grande moria di coralli che è stata recentemente osservata sulla barriera corallina australiana a causa dell’acqua più calda.

I sondaggi...

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Comments: 0 | Views: 76Last Post by: Filippo Foti (30/3/2017, 19:40)
 

B_NORM    
view post Posted on 28/3/2017, 10:13 by: Filippo Foti     +1   -1Reply

La protezione delle foreste è indispensabile per le generazioni future e rappresenta una priorità per il clima.


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Le foreste sono una caratteristica unica della Terra. Esse sono simbolo di vita, parte del nostro ambiente, economia e società. Le foreste ci forniscono più di un semplice legno. Sono fonte di energia rinnovabile, la patria di molte specie di piante e animali. Tra gli altri vantaggi, le foreste contribuiscono a mitigare il cambiamento climatico, proteggere il suolo e pulire l'aria. Per le persone che sono anche una fonte di energia emotiva, ispirazione per gli artisti e il luogo per il relax e il recupero.

Mentre abbiamo utilizzato questa fonte di energia per cucinare e riscaldare le nostre case dopo la scoperta del fuoco, i progressi scientifici di oggi si stanno ampliando sempre di più gli usi per come trasformare i rifiuti di legno in biocarburanti liquidi sia per le auto e per gli aerei. L'uso del legno proveniente da foreste, gestite in modo sostenibile, è indispensabile per le generazioni future e assicura che rimanga godibile per il futuro.

Molte delle foreste e dei boschi di tutto il mondo, in particolare nelle zone tropicali e subtropicali, non sono ancora gestite in modo sostenibile. Alcuni paesi mancano di politiche forestali adeguate, di legislazione, e di incentivi per promuovere la gestione sostenibile delle foreste, mentre altri possono avere finanziamenti inadeguati e mancanza di piani di gestione forestale, senza prestare attenzione ai molti altri prodotti e servizi che offrono le foreste.

Riprendiamo il post pubblicato, nel nostro forum

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"Le foreste sono le più efficienti risorse che abbiamo in natura per la stabilizzazione del clima. Se lasciate "in piedi", sono anche la miglior difesa naturale contro gli impatti di eventi meteorologici estremi, fornendo il controllo delle inondazioni e stabilizzando le forniture di acqua dolce.

Un rapporto pubblicato martedì scorso, proprio in occasione della “International Day of Forests”, ritiene che la protezione delle foreste negli Stati Uniti deve essere drasticamente aumentata al fine di mitigare la crisi climatica, salvaguardare le comunità dagli eventi meteorologici estremi dovuti al cambiamento climatico, e per scongiurare il pericolo di rendere più frequenti e più severi questi fenomeni. Occorre dunque una protezione aggressiva delle foreste necessaria per raggiungere detti obiettivi climatici.

Citiamo gli Stati Uniti, non fosse altro ...

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Sostenibilità
Comments: 0 | Views: 87Last Post by: Filippo Foti (28/3/2017, 10:13)
 

B_NORM    
view post Posted on 21/3/2017, 19:52 by: Filippo Foti     +1   -1Reply

L'ecosistema marino in balia della criminalità organizzata e dell'incuria umana.


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Ogni anno, la somma delle conoscenze dell'umanità aumenta in modo esponenziale. E come abbiamo ulteriori informazioni, impariamo anche che c'è molto da conoscere per migliorare la vita nel nostro Pianeta. Ad esempio, l'enorme e non più sostenibile immondezzaio di plastica e rifiuti che sono diventati i nostri oceani e mari. Questo è un settore di cui abbiamo bisogno di saperne ancora molto, anche se già sappiamo abbastanza per agire in fretta. Sembra una contraddizione, ma non lo è. Pertanto, dobbiamo agire ora se vogliamo evitare di vivere in un mare di plastica entro la metà del secolo.

La criminalità ambientale è una minaccia globale per la sicurezza, l'economia, l'ambiente e lo sviluppo sostenibile. Il suo valore è stimato essere da 91 a 258 miliardi di dollari all'anno, con un tasso di crescita annuo del 5-7%, che è 2-3 volte l'aumento percentuale dell'economia globale. La criminalità ambientale è spesso intesa come atti o attività che costituiscono una violazione della legislazione ambientale e provocano notevole danno per l'ambiente e la salute umana. Essa prevede alti profitti per gli autori e relativamente bassi rischi di accertamento. I profitti derivanti dallo sfruttamento illegale delle risorse naturali che sono spesso incanalate in organizzazioni criminali e terroristiche organizzate.

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"Un nuovo rapporto della “Commission Joint Research Centre” (JRC), mette in luce tutti i numerosi effetti dei rifiuti nei nostri oceani, in cui si evidenzia la gravità e la portata del problema. La relazione conferma che gli elementi in plastica hanno il più alto impatto dannoso diretto e indiretto.

I rifiuti marini sono una minaccia per l'ecosistema marino, per la salute umana e le attività economiche. Un nuovo rapporto della “Commission Joint Research Centre” (JRC), - Il Centro Comune di Ricerca interno della Commissione Europea (PCN) sono strutture nazionali istituiti e finanziati dai governi dei 28 Stati membri dell'UE e dei paesi associati al programma quadro - mette in luce tutti i numerosi effetti dei rifiuti nei nostri oceani, in cui si evidenzia la gravità e la portata del problema. La relazione conferma che gli elementi in plastica hanno il più alto impatto dannoso diretto e indiretto.

Milioni di animali che vivono negli oceani sono debilitati, mutilati e uccisi dai rifiuti marini ogni anno. Rifiuti che possono essere trasportati dalle correnti oceaniche su lunghe distanze, e si ...

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oceani
Comments: 0 | Views: 161Last Post by: Filippo Foti (21/3/2017, 19:52)
 

B_NORM    
view post Posted on 16/3/2017, 21:25 by: Filippo Foti     +1   -1Reply
Gran parte dell'acqua utilizzata dalle case, industrie e dalle imprese, devono essere trattate prima di essere rilasciate di nuovo nell'ambiente. La Giornata mondiale dell'acqua

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La natura ha una straordinaria capacità di far fronte a piccole quantità di rifiuti d'acqua e all'inquinamento, ma sarebbe travolta se non trattiamo i miliardi di litri di acque reflue e liquami prodotti ogni giorno prima di rilasciarli di nuovo nell'ambiente. Le acque reflue comprendono sostanze come rifiuti umani, alimentari scarti, olii, saponi e prodotti chimici. Nelle case, queste includono l'acqua da lavandini, docce, vasche da bagno, servizi igienici, lavatrici e lavastoviglie.

Pensate, anche la pioggia che corre lungo la strada durante un temporale, ovviamente non è abbastanza pulita. Le sostanze nocive che vengono trascinate via nelle strade, possono danneggiare i nostri fiumi e laghi.

A livello globale, sta di fatto che la stragrande maggioranza di tutte le acque reflue dalle nostre case, città, industrie e l'agricoltura rifluisce alla natura senza essere trattate o riutilizzate, perdendo così il prezioso liquido per bere, per lavarsi, per l'irrigazione e così perdere preziose sostanze nutritive e altri materiali recuperabili.

Il riutilizzo delle acque reflue, per esempio in agricoltura e acquacoltura, protegge i lavoratori, agricoltori e consumatori, promuovendo la sicurezza alimentare, la salute e il benessere.

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"Il 22 marzo di ogni anno si celebra la “World Water Day”, la Giornata mondiale dell'acqua, con lo scopo di sensibilizzare le istituzioni e i cittadini del mondo a prendere misure per affrontare la crisi idrica. Oggi, ci sono oltre 663 milioni di persone che vivono senza un approvvigionamento di acqua potabile vicino a casa e devono trascorrere ore e ore in coda o andare ad approvvigionarsi presso fonti lontane. Non solo, ma spesso sono alle prese con l'impatto che hanno sulla loro salute a causa dell'utilizzo di acqua contaminata.

Gli obiettivi di sviluppo sostenibile, lanciati nel 2015, includono quello di garantire a tutti l'accesso all'acqua potabile entro il 2030, rendendo l'acqua un elemento chiave nella lotta per sradicare la povertà estrema.


Il 22 marzo 1993, come prima Giornata Mondiale dell'Acqua, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha ufficialmente designato 22 marzo come Giornata...

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acqua,
ambiente
Comments: 0 | Views: 74Last Post by: Filippo Foti (16/3/2017, 21:25)
 

B_NORM    
view post Posted on 15/3/2017, 18:39 by: Filippo Foti     +1   -1Reply

Il mondo in pericolo? Il prof. Hawking è favorevole alla creazione di un governo mondiale per la salvezza del genere umano. Riproponiamo un recente post visto su http://profumodimare.forumfree.it


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Il fisico teorico britannico e divulgatore scientifico Stephen Hawking ha proposto di risolvere i problemi globali che possono distruggere l'umanità con l’istituzione di un governo mondiale, nonostante sia consapevole del rischio della dittatura su scala planetaria.

Hawking parla regolarmente con le previsioni pessimistiche sul futuro del genere umano. Così, come ha già fatto nel dicembre dello scorso anno, quando ha messo in guardia sulle conseguenze di un aumento della stratificazione sociale nel mondo, ovvero di individui che godono della stessa quantità di risorse o che occupano la stessa posizione nei rapporti di potere.

Secondo Hawking le persone hanno bisogno di lavorare insieme per affrontare le questioni. Queste includono le minacce ambientali come la sovrappopolazione, il cambiamento climatico e le malattie.

Ha fatto anche presente del pericolo rappresentato dalle persone che perdono i loro posti di lavoro a causa dell’intelligenza artificiale e robotica, una tecnologia che, se non controllata, potrà essere in grado di distruggere la Terra. La tecnologia deve essere controllata, al fine di salvaguardare il futuro dell'umanità, ha detto Hawking al “Times”.

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Stephen Hawking


Il fisico, che in passato ha parlato dei pericoli dell’intelligenza artificiale, dice che un “governo mondiale” potrebbe essere la nostra unica speranza e che finora la nostra logica e la ragione sono stati gli unici modi per sconfiggere la crescente minaccia per la vita sulla Terra. Un rischio crescente di essere spazzati via da una catastrofe, come ad esempio una guerra nucleare improvvisa, un virus geneticamente modificato, o altri pericoli.

Hawking è consapevole che qualche forma di governo mondiale potrebbe essere l'ideale per il lavoro, ma, va da sé, che potrebbe creare più problemi diventando una tirannia. Lui la definisce: “It is hard-wired into our genes by Darwinian evolution”, ovvero, “una programmazione innata nei nostri geni di evoluzione darwiniana”. Insomma, secondo Hawking, l’umanità ha bisogno di controllare questo istinto ereditato per mezzo di logica e buon senso.

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Scrivendo un articolo per “The Guardian”, il professor Hawking ha spiegato che cosa lo preoccupa del futuro del nostro pianeta.
Per me, ha detto,...

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cambiamento
Comments: 0 | Views: 87Last Post by: Filippo Foti (15/3/2017, 18:39)
 

B_NORM    
view post Posted on 11/12/2015, 23:00 by: Filippo Foti     +1   -1Reply

Mentre i leader mondiali sono impegnati con i colloqui sul clima a Parigi, la ricerca scientifica mostra che se non saranno fatti sforzi significativi per contrastare il cambiamento climatico, le temperature della superficie terrestre potrebbero aumentare in media di quasi 8°C entro il 2100.



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Un tale aumento avrebbe un impatto devastante sulla vita sulla Terra, e potrebbe mettere miliardi di persone a rischio di temperature estreme, inondazioni, siccità regionali, e carenza di cibo.

Lo studio ha calcolato che se il probabile aumento dei livelli atmosferici di gas ad effetto serra continuerà ai ritmi attuali, senza alcuna azione significativa adottata dai paesi di quasi tutto il Pianeta, dal 2100 le temperature terrestri globali potranno aumentare di 7.9° C, rispetto al 1750.

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Una ricerca condotta presso l'Università di Edimburgo ha creato un semplice algoritmo per determinare i fattori chiave che modellano il cambiamento climatico e quindi hanno stimato il loro probabile impatto sulla terra e sul mare. Il metodo è più diretto e semplice di quello utilizzato dall'IPCC, che utilizza un sofisticato, ma meno evidente, modello di computer.

Lo studio è stato basato sulle temperature storiche e dati sulle emissioni, ed è rappresentato dagli effetti dell'inquinamento atmosferico nel riflettere la luce solare indietro nello spazio ( qualcosa come il 30%), ed il tempo di risposta lenta del mare.

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La luce del sole che colpisce la Terra è influenzata da diversi fattori:

1) Latitudine e longitudine: la luce del sole colpisce la Terra in molti angoli;
2) Stagioni: l'inclinazione della Terra;
3)L’ora del giorno.

Il 51% della radiazione solare che colpisce la terra e l'atmosfera è assorbito sulla superficie, il 19% è assorbita dall’atmosfera ed il 30% appunto è riflessa nello spazio.

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Il professor Roy Thompson, dell'Università di Geoscienze di Edimburgo, esperto nella interpretazione dei cicli stagionali della CO2 (anidride carbonica o biossido di carbonio), che ha condotto lo studio, ha detto: "Le stime variano nel corso degli impatti dei cambiamenti climatici, ma ciò che è ormai chiaro è che i decisori politici hanno bisogno di prendere fermamente un'azione rapida per ridurre al minimo...

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Terra
Comments: 0 | Views: 78Last Post by: Filippo Foti (11/12/2015, 23:00)
 

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